- Simone Celi
- Review
Advanced Paramedic ed Infermiere MSA 1° Livello in Regione Lombardia: competenze a confronto
- 3/2018-Ottobre
- ISSN 2532-1285
- https://doi.org/10.23832/ITJEM.2018.027
Simone Celi – Infermiere A.A.T. 118 Brescia
Giovanna Perone – Direttore A.A.T. 118 Brescia
Fabio Arrighini – Coordinatore Infermieristico A.A.T. 118 Brescia
Il concetto di competenza
- le capacità
- le conoscenze
- le esperienze finalizzate
- capacità gestuali (più propriamente abilità gestuali)
- capacità relazionali
- capacità intellettive (relative, in campo professionale, ai processi diagnostici, decisionali, valutativi).
La competenza avanzata
Le competenze avanzate nella professione infermieristica: quale possibile evoluzione?
- con competenze cliniche “perfezionate”
- con competenze cliniche “esperte”
- con competenze cliniche “specialistiche”
- l’asse della clinica: che rappresenta la linea della “produzione” di servizi e del governo dei processi assistenziali. Sull’asse della clinica si posizionano, direttamente e a livelli incrementali diversi, le competenze/responsabilità agite dagli infermieri nei confronti dell’utenza;
- l’asse della gestione: che rappresenta la linea del governo dei processi organizzativi e delle risorse. Sull’asse gestionale si posizionano, a livelli incrementali diversi, le competenze agite dagli infermieri in rapporto alla gestione delle risorse e a quelle scelte che, agendo sul contesto organizzativo, facilitano/garantiscono l’efficacia e l’appropriatezza dei servizi e risultati di qualità all’utenza.
- ad un approfondimento delle competenze sull’asse della clinica attraverso un processo incrementale, sostenuto da una formazione adeguata, di irrobustimento e di specializzazione delle conoscenze e delle capacità assistenziali agite dall’infermiere in un determinato settore o in un’area clinica, sia in relazione all’identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica e all’erogazione e valutazione di prestazioni e risultati, sia in relazione governo dei processi assistenziali specifici;
- a un’espansione delle competenze sull’asse della gestione attraverso un processo estensivo che parte dalle competenze “core disciplinari” dell’infermiere e muove verso conoscenze e capacità proprie del governo delle risorse e processi organizzativi.
- Infermiere con perfezionamento clinico (livello b) – Si riferisce a un infermiere che ha seguito un corso di perfezionamento universitario che lo ha messo in grado di perfezionare le sue competenze “core” applicate a un’area tecnico operativa molto specifica (esempio: gestione accessi venosi)
- Infermiere esperto clinico con master (livello c) – Si riferisce a un infermiere che si è formato con un master universitario di primo livello che lo ha messo in grado di approfondire le sue competenze declinandole in un settore particolare dell’assistenza infermieristica. È l’infermiere esperto di parti di processo assistenziale o di peculiari pratiche assistenziali settoriali (ad esempio: anestesia/analgesia, strumentazione e tecnica chirurgica, dialisi, endoscopia, wound care ecc.)
- Infermiere specialista clinico con laurea magistrale (livello d) – Si riferisce a un infermiere che si è formato con laurea magistrale in Scienze Infermieristiche con orientamento in una delle aree previste dall’accordo Stato Regioni (area cure primarie – servizi territoriali/distrettuali; area intensiva e dell’emergenza/urgenza; area medica; area chirurgica; area neonatalogica/pediatrica; area salute mentale e dipendenze). È l’infermiere specialista clinico in grado di orientare, governare (impostare, supervisionare, monitorizzare, valutare) sia i processi assistenziali tipici di una certa area clinica e presenti in qualsiasi struttura (dalla più piccola alla più complessa, dalla più generalista alla più specializzata), sia le competenze professionali necessarie per realizzarli.
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Infermiere con perfezionamento gestionale (livello b) – Si riferisce a un infermiere che ha seguito un corso di perfezionamento universitario che lo ha messo in grado di perfezionare le sue capacità in relazione a specifiche funzioni organizzative (esempio: bed management).
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Infermiere coordinatore con master (livello c) – Si riferisce a un infermiere che si è formato con un master universitario di primo livello che lo ha messo in grado di acquisire conoscenze e capacità di governo dei processi organizzativi e di risorse in unità organizzative.
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Infermiere dirigente con laurea magistrale (livello d) – Si riferisce a un infermiere che si è formato con laurea magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche a indirizzo gestionale/formativo che lo ha messo in grado di assumere responsabilità di governo di processi organizzativi e di risorse presso strutture e servizi sanitari di vario livello (dipartimento, area, piattaforma, presidio, distretto) nonché presso corsi di laurea e settori formativi aziendali. Questo livello comporta la necessità di reimpostare i piani di studio delle Lauree Magistrali su un filone squisitamente gestionale e formativo e di rivedere l’esclusività prevista dalla legge 43/2006 del possesso del solo master universitario di primo livello per assumere la funzione di coordinamento.
Il percorso formativo dell'infermiere MSA 1° Livello in Regione Lombardia: le competenze acquisite
- Corsi di formazione specifici (descritti nella tabella sotto riportata)
- Tirocinio pratico:
- Affiancamento su MSA2 (54 ore)
- Tirocinio osservazionale in SOREU (6 ore)
Documento 110 – Percorso formativo per Infermieri su MSA 1
Il percorso formativo si articola in tre fasi:
- Corso propedeutico: “Formazione per attività clinico-assistenziale MSA1” (4 ore)
- Corso “MSA1 – Algoritmi Clinico Assistenziali” (40 ore)
- Tirocinio pratico:
- Affiancamento su MSA1 (36 ore)
- Tirocinio osservazionale in SOREU (6 ore), solo se non effettuato durante corso MSA 2
- Tirocinio osservazionale in sala parto (almeno 2 parti eutocici)
- “BLSD per operatore sanitario”, con ricertificazione ogni 24 mesi;
- “Training Room – addestramento per tecniche MSA1” (tot 6 h), secondo indicazioni della
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Arresto cardiocircolatorio-paziente adulto
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Arresto cardiocircolatorio – paziente pediatrico
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Alterazione della coscienza – paziente adulto
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Alterazione della coscienza – paziente pediatrico
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Alterazioni cardiovascolari
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Analgesia – paziente adulto e pediatrico
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Crisi convulsiva
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Crisi anafilattica – paziente adulto
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Crisi anafilattica – paziente pediatrico
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Crisi asmatica – paziente adulto
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Crisi asmatica – paziente pediatrico
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Disturbi gastrointestinali
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Dolore toracico
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Emergenza ipertensiva
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Folgorazione
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Insufficienza cardiorespiratoria
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Parto imminente (fase espulsiva)
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Assistenza alla nascita
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Trauma e shock
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Ustioni
Specialist paramedic e advanced paramedic nel Regno Unito
Durante il mio percorso professionale ho voluto la fortuna di poter svolgere alcune attività formative fuori dall’Italia ed in particolar modo nel Regno Unito.
Nel Gennaio 2013 infatti ho avuto l’opportunità di svolgere uno stage osservazionale presso London’s Air Ambulance, il servizio di elisoccorso della capitale inglese; nota al livello mondiale per gli elevati standard formativi e per le pionieristiche procedure operative, London’s Air Ambulance è stato un meraviglioso teatro formativo, dove uno spettatore come me, proveniente da una realtà professionale diversa, ha potuto toccare con mano il vero significato di “competenza avanzata”.
I paramedici di LAA infatti, vengono sottoposti ad una severa selezione prima di accedere al servizio, in ragione dell’elevato background formativo ed esperenziale richiesto; inoltre una volta superato l’iter formativo seguono un periodo di training durante il quale obbligatoriamente devono dimostrare di aver acquisito tutte le competenze e le abilità richieste dagli standard operativi della charity. Ad esempio, tutti i paramedici di LAA devono sapere eseguire l’intubazione oro-tracheale a sequenza rapida seconda la S.O.P. (Standard Operative Procedure) redatta dal Medical Director.
Questa esperienza, mi ha dato la possibilità di entrare a contatto con il sistema di emergenza-urgenza extraospedaliero inglese dove, a differenza dell’Italia, vi è la presenza, pressochè indiscussa di una figura professionale oggi ancora assente nel nostro paese: il Paramedico.
Il paramedico è una figura sanitaria con un impronta prettamente di natura tecnica, che nasce nei paesi anglosassoni (soprattutto USA) dove ancora oggi risulta essere la figura di riferimento per la gestione del soccorso extraospedaliero; ed in questo il Regno Unito non fa eccezione.
Nel corso degli anni, il College of Paramedics, in collaborazione con le diverse strutture universitarie inglesi, ha strutturato un percorso formativo e di carriera dei paramedici improntato non solo all’acquisizione di competenze avanzate di tipo manageriale (come ad esempio in Italia) ma anche di natura clinica, formativa e di ricerca.
Definizioni
Percorso formativo
- emergency care (soccorso extraospedaliero)
- Accident & Emergency (pronto soccorso)
- Walk in center (centri di quartiere per il trattamento delle patologie minori)
- Minor injures center (centri locali per il trattamento delle lesioni minori)
- General practicioner (medici di base, fuori dall’orario di visita)
- 111 Systems (numero per le NON urgenze di natura sanitarie)
- military (medicina militare)
- hazardour area response team (team NBCR)
- helicopter emergency medical service (servizio di elisoccorso)
- urban search & rescue (team ricerca e soccorso in ambito urbano sotto macerie)
- offshore & remote (piattaforme offshore e luoghi remoti)
- utilizzo di farmaci anestestici generali endovenosi
- utilizzo di farmaci analgesici maggiori (oppiacei)
- intubazione oro tracheale a sequenza rapida (RSI)
- posizionamento drenaggio toracico
Questi sopra riportati sono solo degli esempi delle competenze avanzate che possiedono gli “advanced paramedic” inglesi.
Dal confronto con le competenze avanzate degli infermieri MSA 1° Livello di AREU possono scaturire delle riflessioni interessanti; in primo luogo gli infermieri MSA di 1° Livello possono essere del tutto assimilati a dei “specialist paramedic” soprattutto per quanto ne concerne il percorso formativo.
Infatti quest’ultimo si compone, come già visto in precedenza, di diversi step, contraddistinti da un crescente livello di complessità al quale si associa un progressivo aumento delle competenze specialistiche ed avanzate richieste al personale infermieristico. Dall’aumento delle competenze avanzate ne scaturisce anche un implementazione del livello di autonomia professionale.
Gli infermieri MSA 1° Livello posseggono quindi delle competenze avanzate e peculiari che gli infermieri non abilitati non possiedono e quindi delle responsabilità connesse maggiori (es. somministrazioni in autonomia di farmaci, posizionamento in autonomia di presidio sovraglottico) come nel caso degli “advanced paramedic”(es. intubazione a sequenza rapida, posizionamento drenaggio toracico).
Ultimo, ma non per importanza, gli infermieri MSA 1° Livello, possono ambire a diventare istruttori MSA 1° Livello, formando così le nuove generazioni di infermieri avanzati.
In conclusione quindi possiamo affermare che l’obiettivo di questo percorso formativo articolato è sempre lo stesso: garantire una risposta rapida, efficace e efficiente del soccorso extraospedaliero lombardo.
Bibliografia
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FNC Ipasvi – Evoluzione delle competenze infermieristiche – 2015,
- Levati , M. V. Saraò, Il modello delle competenze. Un contributo originale per la definizione di un nuovo approccio all’individuo e all’organizzazione nella gestione e nello sviluppo delle risorse umane, FrancoAngeli, Milano, 2003,
- Blandino G., Le capacità relazionali, prospettive psicodinamiche, Utet, Torino, 1996,
- Oberle K.; Allen M., “The nature of advanced practice nursing“, Vol.49, number 3; Nursing outlook, 2001,
- Paramedic career framework – College of Paramedics UK,
- Flight Paramedic Month Training Record – London’s Air Ambulance,
- Il Soccorso Avanzato preospedaliero con Infermieri MSI – Corso di Formazione del personale infermieristico di Mezzi Soccorso Intermedi – Azienda Regionale Emergenza Urgenza – Regione Lombardia .
- 95 “Percorso formativo infermieri MSA 2”
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110 “Percorso formativo infermieri MSA 1”