- Riccardo Borselli
- Original Article
Il 118 e la gestione preospedaliera in emergenza del paziente affetto da ictus cerebrale in Calabria
- 2/2017-Giugno
- ISSN 2532-1285
- https://doi.org/10.23832/ITJEM.2018.007

Dott. Riccardo Borselli


Questo lavoro vuole evidenziare la risposta operativa del sistema di emergenza 118 rappresentando il modello di PDTA adottato in emergenza nel trattamento preospedaliero del paziente affetto da ictus cerebrale, dalla telefonata di soccorso alla presa in carico al Pronto Soccorso.
Criteri metodologici
I criteri utilizzati per la costruzione della rete assistenziale per l’ictus si basano sulle seguenti premesse:
i percorsi assistenziali devono permettere a ogni cittadino, di ricevere la migliore assistenza, indipendentemente dal punto del territorio in cui si verifica l’evento acuto e indipendentemente dalla età della persona e dalla sua situazione sociale, economica e culturale;
la rete assistenziale deve dare accesso alle migliori cure, secondo quanto stabilito dalle linee guida internazionali e nazionali – accreditate e condivise dalle società scientifiche neurologiche e di patologia cardiocerebrovascolare – raccolte sulla base di evidenze scientifiche (EBM);
le linee guida devono tradursi in percorsi assistenziali definiti e condivisi, e devono essere adattate alla situazione specifica della regione e ai diversi nodi della rete per l’emergenza (118), della rete ospedaliera e della rete di assistenza territoriale e di base;
Particolare attenzione deve essere posta anche alla creazione di un sistema sufficientemente flessibile e per quanto possibile adattabile ai futuri sviluppi scientifici e tecnologici.
Criteri scientifici
- il precoce riconoscimento dell’ictus da parte del personale di soccorso;
- un triage che valorizzi la severità del quadro clinico ed il tempo di esordio dei sintomi;
- l’attivazione di un team comprendente il neurologo e il neuroradiologo interventista (dove disponibile);
- l’esecuzione di neuroimmagini del parenchima e dei vasi cerebrali e del trattamento trombolitico endovenoso, se praticabile;
- il trasferimento del paziente nel Centro presso il quale è effettuabile l’eventualetrattamento endovascolare
Riferimenti legislativi regionali
Epidemiologia
Finalità
- migliorare la appropriatezza e la tempistica dell’ iter diagnostico-terapeutico in emergenza,
- ottimizzare i livelli di qualità delle cure prestate in emergenza,
- garantire la adeguata presa in carico in emergenza della persona affetta da ictus ischemico e individuare dal primo trattamento il giusto percorso al fine di ridurre il ritardo evitabile e le possibili gravi disabilità conseguenti alla stessa.
Penombra ischemica (attorno al core ischemico): severamente ipoperfusa e a rischio di infarto verso il quale evolve progressivamente se non viene riperfusa = danneggiata in modo reversibile core ischemico (al centro dell’area ischemica): severamente ipoperfuso e evolve sempre verso l’infarto anche se viene riperfuso = danneggiato in modo irreversibile
La finestra terapeutica
0 – 3 ore trombolisi venosa —- 3 – 4,5 ore trombolisi venosa —- 3 – 6 ore trombolisi arteriosa — 6-9 ore trombectomia endoarteriosa
Cenni di storia recente sul trattamento dell’ictus in emergenza-urgenza in Calabria
Contesto di riferimento
POSTAZIONE ALS 118
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DISTANZA KM DA STROKE UNIT
|
DISTANZA IN MINUTI DA STROKE UNIT
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ACRI
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42
|
53
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AMANTEA
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59
|
62
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CARIATI
|
126
|
118
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CASSANO IONIO
|
68
|
65
|
CASTROVILLARI
|
72
|
65
|
CETRARO
|
55
|
60
|
CORIGLIANO
|
73
|
73
|
COSENZA PET
|
0
|
10
|
LUNGRO
|
69
|
65
|
MORMANNO
|
98
|
80
|
PAOLA
|
35
|
41
|
PRAIA
|
107
|
114
|
ROGLIANO
|
21
|
26
|
ROSSANO
|
97
|
90
|
SAN GIOVANNI IN FIORE
|
59
|
66
|
SAN MARCO ARGENTANO
|
55
|
46
|
TREBISACCE
|
91
|
90
|
UNICAL
|
11
|
15
|
L’emergenza territoriale 118, in Provincia di Cosenza, è garantita da una automedica H12 presente nell’area urbana di Cosenza, 18 postazioni H24 di soccorso con medico a bordo, 1 postazione H24 con infermiere e volontari sita a Cosenza e 6 postazioni H24 con ognuna tre volontari formati a bordo, collocate in provincia. La centrale 118 di Cosenza attiva quando necessario per i soccorsi primari l’elisoccorso di stanza a Cosenza ed in alternativa l’elisoccorso di Lamezia (basso e alto tirreno cosentino) o di Cirò Marina (basso e alto jonio cosentino). Il traffico telefonico gestito annualmente dalla centrale 118 di Cosenza è di 850.000 telefonate che si traducono in 50.000 interventi annui. La rete ospedaliera della provincia di Cosenza è costituita da un HUB, il presidio ospedaliero dell’Annunziata sito a Cosenza, da tre SPOKE di cui due con doppio presidio ospedaliero e doppio Pronto Soccorso, due ospedali di montagna con PS e sei ex presidi ospedalieri riconvertiti in Capt/PPI. La Stroke-Unit di 2 livello è presente presso l’HUB dell’Annunziata di Cosenza, mentre non è presente nessuna Stroke-Unit di 1 livello ed in nessuno dei presidi ospedalieri Spoke della provincia è possibile eseguire, al momento, la fibrinolisi venosa.
Materiali e metodi
PDTA del paziente affetto da ictus acuto
- chiede i dati anagrafici e valuta l’ABC (airway, breathing, circulation).
- effettua l’intervista telefonica mirata applicando la Cincinnati Prehospital Stroke Scale
- chiede – in particolare – l’ora di inizio dei sintomi
- se uno o più sintomi sono presenti, assegna il codice ICTUS ed invia l’ambulanza o l’elicottero in base al contesto presente
- invia il soccorso ALS
- garantisce la comunicazione tra il Medico della PET ed il Neurologo dell’Ospedale Hub
- allerta il Pronto Soccorso dell’Ospedale sede di Stroke Unit dell’arrivo di un paziente in Codice Stroke
- Medico dell’emergenza 118
- Infermiere
- Autista
- Volontari del Soccorso (se ambulanza BLS) attivata solo in mancanza di risorse
- valuta l’ ABC (airway,breathing, circulation).e tratta i parametri vitali alterati
- raccoglie l’anamnesi
- valuta la documentazione sanitaria
- esegue l’esame obiettivo completo
- redige Glasgow Coma Scale
- redige la Scala Cincinnati
- effettua la diagnosi differenziale tra ictus e traumi cranici o cervicali – recenti e grave ipo – o iperglicemia – crisi epilettiche – aura emicranica –
- stabilisce l’ora di esordio dei sintomi ( Tempo 0)
- verifica la presenza o meno dei criteri semplificati di non eleggibilità alla fibrinolisi.
- tramite la Centrale Operativa comunica con il Neurologo dell’Ospedale Hub : ora di esordio – GCS – Cincinnati –altri elementi clinici- tempo stimato di arrivo alla Stroke Unit
- conferma alla Centrale Operativa il Codice Stroke Rosso ed il trasporto presso l’Ospedale sede di Stroke Unit
- comunica alla Centrale Operativa il Codice Stroke Giallo ed il trasporto presso l’Ospedale più vicino dotato di TAC
- Il Medico evita di somministrare ipotensivi (specie quelli a rapida induzione) a meno che non siano presenti comorbilità che impongono adeguato trattamento ) sedativi o benzodiazepine in caso di crisi epilettiche già risolte – liquidi in eccesso-
- pratica ossigenoterapia in presenza di ipossia documentata al pulsossimetro o a scopo precauzionale
- assicura la pervietà delle vie aeree
- incannula una vena periferica ed avvia la fluidoterapia per infusione mediante soluzione fisiologica (evitare glucosata a meno che non vi sia ipoglicemia)
- controlla i Parametri Vitali (FR- PA, FC, SO2) e li registra sulla scheda medica
- controlla i valori della glicemia al dito per la correzione di eventuale ipoglicemia/iperglicemia
- esegue ECG
- protegge le estremità paralizzate
- rassicura il paziente
Matrici delle Responsabilità Soccorso Extraospedaliero
Descrizione Attività |
Direzione Sanitaria |
Medico 118 |
C.O.118 |
Infermiere |
Accettazione richiesta di soccorso ictus cerebrale |
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R |
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Intervista telefonica con ora d’inizio dei sintomi |
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R |
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Invio ambulanza – elicottero |
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R |
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Visita – Valutazione –Diagnosi- Conferma ora di esordio |
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R |
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Richiesta comunicazione con Neurologo Stroke Unit |
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R |
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Comunicazione tra Medico 118 e Neurologo Stroke Unit |
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R |
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Assegnazione Codice Stroke |
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R |
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Disposizione trasporto presso Stroke Unit |
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R |
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Allerta Pronto Soccorso arrivo Codice Stroke |
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R |
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Pratiche assistenziali al paziente |
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R |
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R |
Compilazione CGS- Cincinnati |
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R |
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Vigilanza sulla corretta applicazione della procedura |
R |
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Controindicazioni assolute alla terapia fibrinolitica e.v.
- insorgenza dell’ictus da oltre 4,5 ore ( è possibile la trombolisi meccanica IA fino a 6 ore)
- emorragia intracranica alla TAC cerebrale
- sospetto clinico di ESA, anche se TAC normale
- somministrazione di eparina endovena nelle precedenti 48 ore con limite aPTT eccedente il limite normale superiore del laboratorio
- conta piastrinica inferiore a 100 mila su mm3 (è possibile la tromobolisi meccanica IA)
- diatesi emorragica nota
- endocardite batterica, pericardite, pancreatite acuta, neoplasia con aumentato rischio di sanguinamento, epatopatia grave compresa insufficienza epatica, cirrosi, ipertensione portale (varici esofagee), epatite attiva
- retinopatia emorragica, es in diabetici alterazioni del visus
- alto rischio emorragico per comorbilità, recenti (< 10 giorni)
- massaggio cardiaco esterno traumatico (è possibile trombolisi maccanica IA)
- parto (è possibile trombolisi meccanica IA)
- puntura di vaso sanguigno non comprimibile (es. vena succlavia o giugulare) (è possibile la trombolisi meccanica IA)
- malattia ulcerosa del tratto gastroenterico(<3mesi) (è possibile la trombolisi meccanica IA)
- sanguinamento grave in atto o recente; sospetto di emorragia intracranica in atto;
Controindicazioni relative alla terapia fibrinolitica e.v.
- paziente oltre gli 80 anni con esordio superiore alle 3 ore
- deficit lieve o rapido miglioramento dei sintomi (30 minuti)
- crisi convulsiva all’esordio dell’ictus
- paziente con storia di ictus e diabete concomitante; glicemia < 50 o> 400 mg/dl;
- pregresso ictus negli ultimi 3 mesi
- ipertensione arteriosa grave non controllata
- ictus grave clinicamente (es. NIHSS >25);
- paziente in terapia anticoagulante orale (INR < 1,7) NOA a distanza dall’assunzione dell’ultima dose in relazione al tempo di emivita
- paziente in terapia anticoagulante con eparine a basso peso molecolare
- storia di patologie del SNC: neoplasia, intervento chirurgico cerebrale o midollare, aneurisma arterioso, malformazione artero-venosa
- storia di emorragia intracranica (parenchimale o subaracnoidea)
- stato di gravidanza
- intervento chirurgico maggiore o grave trauma (<3 mesi).
Risultati
- un dispath specifico (scala Cincinnati),
- l’invio di un mezzo ALS (codice rosso stroke),
- una migliore accuratezza diagnostica (contatto con il neurologo, paziente potenzialmente eleggibile o meno a fibrinolisi),
- eliminazione di inutili passaggi intermedi in presidi ospedalieri non autorizzati a fibrinolisi
- una pronta ospedalizzazione all’HUB ( stroke-unit di 2 livello) del paziente ictale
- il rispetto dei tempi previsti dalle ultime linee guida per il trattamento del paziente potenzialmente eleggibile per la trombolisi venosa, la arteriosa ed eventualmente per il trattamento endovascolare
- (pratica invasiva di cui la neuroradiologia interventistica del presidio ospedaliero di Cosenza può vantare notevole expertise).
I tempi totali (allarme, target, trattamento, ripartenza, presa in carico all’HUB) vanno da un massimo di 2h47m dal paese di San Lorenzo Bellizzi ad un minimo di 22 minuti dal paese di Mendicino o dall’area urbana di Cosenza.
Considerazioni
Bibliografia
- Regione Calabria-Decreto DPGR 94 del 28 Giugno 2012
- Regione Calabria-Decreto del Commissario ad Acta n.12 del 02 Aprile 2015
- Regione Calabria-Decreto del Commissario ad Acta n.30 del 03 Marzo 2016 (Allegato 5 Rete Stroke).
- Linee Guida iso-spread VIII Edizione 2016
- Kessler C, Khaw AV, Nabavi DG, Glahn J, Grond M, Busse O: Standardized pre-hospital management of stroke. Dtsch Arztebl Int 2011, 108(36):585–91.
- Baldereschi M, Piccardi B, Di Carlo A, Lucente G, Guidetti D, Consoli D, et al: Relevance of prehospital stroke code activation for acute treatment measures in stroke care: a review. Cerebrovasc Dis 2012, 34:182–190.
- Govindarajan P, Desouza NT, Pierog J, Ghilarducci D, Johnston SC: Feasibility study to assess the use of the Cincinnati Stroke Scale by emergency medical dispatchers: a pilot study. Emerg Med J 2011.
- doi:10.1136/emermed-2011-200150.
- Bray JE, Coughlan K, Barger B, Bladin C: Paramedic diagnosis of stroke examining long-term use of the Melbourne Ambulance Stroke Screen (MASS) in the field. Stroke 2010, 41:1363–1366.
- Kothari RU, Pancioli A, Liu T, Brott T, Broderick J: Cincinnati prehospital stroke scale: reproducibility and validity. Ann Emerg Med 1999, 33:373–8.
- Organizzazione dell’assistenza all’ictus e Stroke Unit. Quaderni del Ministero della Salute; 2012:2.
- De Luca et al.: The use of Cincinnati prehospital stroke scale during telephone dispatch interview increases the accuracy in identifying stroke and transient ischemic attack symptoms. BMC
- Health Services Research 2013 13:513.