Rimini VIII Congresso Nazionale. Censimento Simeu

Silvia Alparone

Il congresso di Rimini del prossimo ottobre sarà un momento importante di confronto e riflessione sullo stato dell’arte della medicina di emergenza-urgenza: un’occasione, tra l’altro, per fare il punto sui modelli organizzativi e sulle tecniche terapeutiche utilizzate nelle strutture delle diverse regioni, per promuovere una sempre maggiore efficienza e standardizzazione del servizio. Si tratta, in realtà, di uno degli scopi principali a cui tende costantemente l’attività di Simeu e a cui sono dedicate diverse iniziative della Società, dai corsi di formazione all’elaborazione delle Linee Guida dell’emergenza-urgenza. In questo senso, di particolare importanza sarà il nuovo Censimento elettronico che partirà entro fine anno. Attraverso la piattaforma informatica di cui la Società dispone, ai direttori di struttura complessa della medicina di emergenza-urgenza di tutti gli ospedali d’Italia verrà inviata via posta elettronica una scheda da compilare e restituire, secondo le modalità che saranno indicate, al Centro Studi Simeu, che da quest’anno gestisce integralmente l’operazione censimento. Nella scheda ci saranno domande relative alla descrizione delle singole strutture e all’attività clinica. “L’elaborazione dei dati e delle informazioni dettagliate provenienti da tutto il territorio nazionale – sottolinea Anna Maria Ferrari, responsabile del Centro Studi e presidente Simeu per l’Emilia Romagna – costituisce un indicatore fondamentale dei problemi e delle criticità della professione. È uno strumento importante che dà la direzione per costruire una strategia di sviluppo della nostra attività, sia da un punto di vista organizzativo che terapeutico”. L’ultimo censimento risale al 2011 su dati 2010 e quello ancora precedente al 2006 su dati 2005. In entrambe le occasioni le schede restituite al mittente dopo la compilazione non sono state la totalità. “La completezza della risposta – spiega ancora Anna Maria Ferrari – è la condizione necessaria perché i dati raccolti siano davvero la fotografia della situazione reale e perché la successiva elaborazione rispecchi fedelmente bisogni e problemi della medicina di emergenza-urgenza”. Come per il censimento demografico della popolazione dello scorso anno, il censimento promosso da SIMEU ha un carattere di stretta necessità. In particolare sarà così per questo nuovo giro del questionario, in cui si insisterà in modo particolare su aspetti specifici dell’attività clinica, sui percorsi e sul tipo di attività delle diverse strutture: quali sono le patologie gestite nei diversi reparti di medicina d’emergenza, se vengono utilizzate particolari tecniche diagnostiche e terapeutiche come la NIV, per citare solo qualche esempio. “Sarà un ulteriore passo – conclude Ferrari – verso l’omogenizzazione della risposta alle esigenze di salute della popolazione e dell’organizzazione della nostra attività professionale”.